martedì 4 novembre 2014

In Puglia è necessaria una legge elettorale regionale nel rispetto della rappresentanza di genere

Chiediamo di sostenerci in tutta Italia: vogliamo (anche) in Puglia una legge elettorale regionale non anacronistica. Per aiutarci, firmate e diffondete la petizione che trovate a QUESTO LINK.
Queste le modifiche che chiediamo di introdurre per far si che in ogni lista nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura superiore al 50%:
1. La lista che non rispetti questa percentuale non deve essere ammessa
2. In tutti i programmi di comunicazione politica si deve assicurare la presenza paritaria di candidate/i. Nei messaggi autogestiti candidate e candidati devono apparire con pari evidenza 
3. L’elettrice/tore può esprimere 1 oppure 2 voti di preferenza: qualora ne esprima due, queste non possono essere dello stesso sesso (e in tal caso la seconda è annullata).

In VII Commissione regionale Puglia è attualmente in discussione la nuova legge elettorale e, grazie ad alcuni emendamenti, si potranno nuovamente introdurre modifiche per un maggiore riequilibrio di genere in Consiglio regionale. Ma non sarà facile: la Commissione, composta da tutti uomini, tenterà nuovamente di boicottarli con il meccanismo del voto segreto! 
Per questo chiediamo a tutte le italiane e gli italiani di sostenerci in questa battaglia, unendosi a noi nel chiedere con forza al Consiglio regionale della Puglia di ripristinare i principi democratici di rappresentanza paritaria sanciti dalla Carta costituzionale e ancora oggi inattuati.
Un Consiglio regionale composto da soli uomini non è rappresentativo, ed è contro il concetto stesso di democraziaGià 3 anni fa ben 30mila pugliesi presentarono al Consiglio regionale una Legge d’iniziativa popolare che avrebbe introdotto la doppia preferenza. Questo nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione italiana, ove recita: Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive

Ma, nonostante quella proposta di Legge avesse raccolto il doppio delle firme richieste, fu clamorosamente bocciata con voto segreto dal nostro Consiglio Regionale al maschile.

Non consentiamo che questa farsa si ripeta: sosteneteci da tutta Italia, sostenete la nostra petizione.


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