lunedì 16 settembre 2013

La doppia preferenza, la legge 194, e il consigliere Ignazio Zullo

Per non dimenticare: cosa fa, cosa dice il consigliere Ignazio Zullo.

Ignazio Zullo è quel Consigliere regionale della Puglia, capogruppo del Pdl,  che chiese il voto segreto per l'approvazione della legge sulla rappresentanza di genere, la famosa 50/50 mai più senza. Era una legge di iniziativa popolare, per cui furono raccolte oltre 30.000 firme, certificate ed autenticate. Lui fu uno degli artefici della bocciatura in aula. Ora leggete cosa scrive in merito alla applicazione  della legge  194 e, nello specifico, una nota che fa il paio con questaTrovo che sia davvero una offesa per tutte noi !
Nota del capogruppo del Pdl Ignazio Zullo:
Per lungo tempo Vendola con SEL e i suoi direttori generali, in buona compagnia dell’assessore Gentile e fiancheggiato da un quotidiano notoriamente schierato, ha avviato in Puglia un’ingiusta, iniqua e strumentale battaglia punitiva e limitativa della libera scelta all’obiezione di coscienza dei medici ginecologi. Sono ritenuti, a torto, causa del triste primato che la Puglia detiene come regione con il più alto tasso di abortività per ricorso all’IVG.
Per tanto tempo si è tentato, unitamente agli Ordini dei Medici e alle associazioni cattoliche, di far comprendere che non è una questione di obiettori, ma di organizzazione dei servizi e dei percorsi. Ovviamente invano: il furore ideologico abortista è in Puglia come un fiume in piena.
La relazione ministeriale pubblicata nei giorni scorsi sconfessa Vendola, SEL, l’assessore Gentile, i quotidiani schierati nella caccia all’obiettore e i quotidiani indifferenti rispetto a una guerriglia incivile, illegale e lesiva della libera espressione della coscienza, tutelata dalla Costituzione, in una Puglia governata con furore ideologico, con l’idea dittatoriale di far prevalere il sentire di una parte minoritaria della popolazione pugliese alla totalità della stessa.
Per la prima volta, come ha affermato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ‘è stato avviato un monitoraggio articolato sul territorio relativamente ad alcuni aspetti dell’applicazione della 194, quelli più specificamente legati all’obiezione di coscienza, che arriva fino ad ogni singola struttura e ad ogni singolo consultorio’.
Questo monitoraggio ci consegna il dato che il numero di obiettori aumenta e, di contro, il tasso di abortività decresce e che il problema è insito nell’organizzazione dei servizi e dei percorsi, e non nell’esercizio di diritti costituzionalmente garantiti come la libertà di coscienza.
Eppure, quanto male e quanto danno è stato arrecato in Puglia a medici che hanno avuto il solo torto di essere coerenti con il proprio credo e la propria coscienza.
E’ la Puglia migliore? No, è la Puglia dell’inciviltà che tra non molto abbiamo il dovere tutti quanti di cambiare”.

Un vero amico delle donne. Ha mai pensato il sig. Zullo che la diminuizione delle interruzioni di gravidanza nelle strutture pubbliche possa essere frutto della presenza dei medici obiettori e che le donne coinvolte si rivolgano ad altre realtà, magari meno sicure?

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