01 aprile 2013
"Senza l'intelligenza, la saggezza e la concretezza delle donne, l’Italia non può esprimersi in tutto il suo potenziale e non può uscire dalla crisi. La presenza delle donne è indispensabile per la crescita economica, civile e sociale del Paese: è indispensabile per 'Italia e il suo futuro.
Siamo stanche di avere riconoscimenti formali e rassicurazioni a parole, ma di assistere a disconoscimenti continui nei fatti, anche nelle azioni di maggior importanza per il presente e il futuro del nostro Paese: l'emergenza non giustifica miopie. Come è potuto succedere che prima delle elezioni tutti fossero d’accordo nel riconoscere al ruolo delle donne piena centralità e dopo le elezioni quella condivisione si sia ridotta a "passare la palla" ai soli leader maschi?
Perché arrivare ad una scelta (quella dei 10 saggi) che inevitabilmente nella sua omogeneità maschile impoverisce il Paese stesso che la compie? E perché insieme alle donne sono rimasti fuori i giovani che con competenza, entusiasmo e novità avrebbero potuto dare il segnale di un rinnovamento, chiesto ormai da tutti e ciascuno?
Sono interrogativi intrisi dalla rabbia di avere ogni volta la triste conferma che "le cose vanno così".
E' il momento di cambiare, è il momento di dare voce a chi ha il diritto di averla, è il momento di abbandonare nei fatti quell'Italia più o meno velatamente maschile e maschilista che non rende giustizia ai cittadini e alle cittadine italiane.
Dobbiamo dire forte e chiaro che la bussola per portare l’Italia fuori dalla secche in cui è finita è quella di dare alle competenze delle donne il ruolo che meritano.
Vogliamo la garanzia che i governi del futuro siano composti di uomini e donne, giovani e meno giovani, governi in cui la diversità di composizione sia ricchezza, vogliamo che sia fatta una legge elettorale di democrazia paritaria, secondo le elaborazioni dell’Accordo di Azione Comune, vogliamo che vengano portate avanti politiche di coesione creando un'infrastruttura sociale di servizi pubblici e privati.
Vogliamo che il Paese sia rappresentato a tutti i livelli, fino al più elevato, da donne competenti e sagge.
Chiediamo alle donne e agli uomini di firmare questo appello.
Chiediamo di riprendere la parola per aiutare il Paese ad avviarsi finalmente verso la giusta direzione.
Chiediamo di declinare la parola saggezza anche al femminile per dare valore a quella componente necessaria e imprescindibile per ogni sviluppo cui si aneli.
Dopo il Piano B e il Piano C adesso serve il Piano D!
di Flavia Marzano
I 10 saggi hanno bisogno della saggezza delle donne! Tutti abbiamo bisogno di
intelligenza collettiva!
Piano D!
"Senza l'intelligenza, la saggezza e la concretezza delle donne, l’Italia non può esprimersi in tutto il suo potenziale e non può uscire dalla crisi. La presenza delle donne è indispensabile per la crescita economica, civile e sociale del Paese: è indispensabile per 'Italia e il suo futuro.
Siamo stanche di avere riconoscimenti formali e rassicurazioni a parole, ma di assistere a disconoscimenti continui nei fatti, anche nelle azioni di maggior importanza per il presente e il futuro del nostro Paese: l'emergenza non giustifica miopie. Come è potuto succedere che prima delle elezioni tutti fossero d’accordo nel riconoscere al ruolo delle donne piena centralità e dopo le elezioni quella condivisione si sia ridotta a "passare la palla" ai soli leader maschi?
Perché arrivare ad una scelta (quella dei 10 saggi) che inevitabilmente nella sua omogeneità maschile impoverisce il Paese stesso che la compie? E perché insieme alle donne sono rimasti fuori i giovani che con competenza, entusiasmo e novità avrebbero potuto dare il segnale di un rinnovamento, chiesto ormai da tutti e ciascuno?
Sono interrogativi intrisi dalla rabbia di avere ogni volta la triste conferma che "le cose vanno così".
E' il momento di cambiare, è il momento di dare voce a chi ha il diritto di averla, è il momento di abbandonare nei fatti quell'Italia più o meno velatamente maschile e maschilista che non rende giustizia ai cittadini e alle cittadine italiane.
Dobbiamo dire forte e chiaro che la bussola per portare l’Italia fuori dalla secche in cui è finita è quella di dare alle competenze delle donne il ruolo che meritano.
Vogliamo la garanzia che i governi del futuro siano composti di uomini e donne, giovani e meno giovani, governi in cui la diversità di composizione sia ricchezza, vogliamo che sia fatta una legge elettorale di democrazia paritaria, secondo le elaborazioni dell’Accordo di Azione Comune, vogliamo che vengano portate avanti politiche di coesione creando un'infrastruttura sociale di servizi pubblici e privati.
Vogliamo che il Paese sia rappresentato a tutti i livelli, fino al più elevato, da donne competenti e sagge.
Chiediamo alle donne e agli uomini di firmare questo appello.
Chiediamo di riprendere la parola per aiutare il Paese ad avviarsi finalmente verso la giusta direzione.
Chiediamo di declinare la parola saggezza anche al femminile per dare valore a quella componente necessaria e imprescindibile per ogni sviluppo cui si aneli.
Da un'idea di Elisabetta Addis e con la collaborazione della
mailing list #WISTER (Women for Intelligent and Smart TERritories)
aderiscono:
- Laura Abba
- Sabrina Ancarola
- Carmen Antonino
- Margot Bezzi
- Stefania Boleso
- Rosa Borgognoni
- Claudia Buzzi
- Nicoletta Calzolari Zamorani
- Annalisa Corrado
- Angela Creta
- Margherita Da Cortà Fumei
- Tiziana D'Errico
- Stefania Di Serio
- Fernanda Faini
- Serena Fantoni
- Nicoletta Farmeschi
- Franca Foster
- Ornella Fouillouze
- Anna Lacci
- Stefania La Rosa
- Adele Marra
- Giovanna Marsico
- Marina Martino
- Flavia Marzano
- Massimo Melica
- Francesca Maria Montemagno
- Rosaria Montesano
- Claudia Padovani
- Raffaella Perini
- Olivia Picchi
- Rosanna Pilotti
- Alessandra Poggiani
- Caterina Policaro
- Eva Provedel
- Morena Ragone
- Antonella Questa
- Elena Rossi
- Laura Sartori
- Daniela Serra
- Silvio Sorcini
- Mariella Sole
- Grazia Solazzo
- Maria Cristina Terenzio
- Magda Terrevoli
- Flavia Weisghizzi
- ...
Nessun commento:
Posta un commento